Il caffè è probabilmente la bevanda più consumata e famosa nel mondo, rappresentando il modo più classico per iniziare la giornata con il giusto apporto energetico.
Tuttavia, avrai sicuramente sentito dire che va bevuto con moderazione, soprattutto per evitare spiacevoli conseguenze per il nostro corpo. Pertanto, sorge spontanea la domanda: quale caffè fa meno male?
Le proprietà del caffè
Per lungo tempo la celebre bevanda è stata oggetto di pregiudizi, probabilmente dovuti alla sua naturale acidità, che la rendono poco indicata in particolare nei soggetti che soffrono di malattie legate allo stomaco, come reflussi e iperacidità.
Non solo, essendo anche un eccitante, è sconsigliato in caso si soffra di insonnia o ansia, in quanto la sua assunzione può causare tachicardia oppure palpitazioni.
Tuttavia, sarebbe ingiusto assegnargli solo dei difetti, a maggior ragione considerando gli ultimi risvolti in termini di ricerca scientifica. Difatti, il caffè è ottimo per chi presenta problemi di digestione, in quanto stimola la secrezione di acidi, anche biliari. In aggiunta, attenua l’appetito e attiva la lipolisi, diventando quindi un perfetto alleato all’interno di un regime ipocalorico.
Come scegliere il caffè giusto?
Ora che sai i pro e i contro di questa bevanda, certamente non hai intenzione di rinunciarci. Per molti, infatti, rappresenta anche una coccola quotidiana, un minuto di relax da trascorrere talvolta in compagnia; applicando delle accortezze è possibile godersi il momento, senza incorrere in spiacevoli conseguenze.
Prima di tutto, se ti stai chiedendo come scegliere il caffè giusto, devi sapere che ne esistono di tre tipi:
- L’Arabico, dal gusto dolce e leggero, con una percentuale di caffeina poco superiore all’1%. Perfetto per chi non intende rinunciare al gusto dell’espresso, evitando al contempo i sensi di colpa per la propria salute.
- Il Robusto, certamente più intenso, in quanto possiede una percentuale doppia di caffeina e per questo è caldamente consigliato consumarlo con estrema attenzione.
- Il decaffeinato, tenendo conto che quello in commercio non è naturale, ma frutto di un processo chimico, indi per cui è indicata una consumazione limitata. Inoltre, contiene sempre caffeina, anche se in percentuali prossime allo zero.
Altri consigli utili
Abbiamo detto che il caffè può fare anche bene alla salute, ma bisogna stare attenti alla dose giornaliera massima consigliata che è di circa 300mg di caffeina al giorno, ricordandosi che un espresso da moka ne contiene mediamente 85mg, mentre al bar è circa la metà.
Inoltre, sarebbe opportuno evitare di abbinarlo allo zucchero o al latte, in quanto aumentando le sue calorie, a lungo termine potrebbero favorire il sovrappeso con soppressione dell’effetto lipolitico.