Oggigiorno il fatto di poter avere in casa una macchina del caffè non è più un lusso per pochi come invece lo era in passato. Difatti attualmente questo elettrodomestico risulta ormai quasi scontato, sia all’interno delle cucine di casa, sia in ambito lavorativo, ancora di più nel nostro territorio dato che la stragrande maggioranza della popolazione italiana non può fare a meno d’iniziare la giornata con un caffè. La bevanda nera energetica infatti risulta molto amata da noi italiani e la assaporiamo volentieri pure durante il corso della giornata.
Nel settore commerciale si possono trovare svariate offerte vantaggiose per l’acquisto di una macchina da caffè e, tra queste, rientra il contratto di comodato d’uso. Cosa si intende con questo termine? Volete sapere se sia realmente una buona opportunità per chi desidera avere una buona ed efficace macchina del caffè? Successivamente troverete le risposte che chiariranno tutti i vostri dubbi e interrogativi a riguardo.
Il significato di comodato d’uso
In pratica quando si parla di comodato d’uso gratuito, si intende un contratto attuato fra due parti, in forma verbale oppure scritta. La prima parte, che equivale al comodante, cede alla seconda parte, che corrisponde al comodatario, un bene a titolo totalmente gratuito. Ciò però è correlato a un obbligo basato sul rispetto di specifici accordi.
Pertanto in questo caso il venditore va a cedere le macchine del caffè al cliente, con l’obbligatorietà di doverle poi restituire dopo un certo lasso di tempo. Il cliente non dovrà effettuare alcun tipo di pagamento per poterne usufruire, almeno non nell’immediato.
Difatti, la clientela al principio ha come la sensazione di ricevere l’elettrodomestico in forma completamente gratuita. Ma, come accade in tante circostanze similari a questa, come si suol dire non è tutto oro ciò che luccica.
Volete sapere il motivo? Allora continuate nella lettura e potrete soddisfare la vostra curiosità.
Tutto quello che c’è da sapere sulla macchina da caffè in comodato d’uso
Nel momento in cui si sente la definizione gratuito, subito si pensa al fatto di poter fare un vero e proprio affare. È effettivamente così?
Esistono dei precisi accordi che bisogna rispettare, ossia dei veri e propri obblighi che alla fine vanno a rendere il prezzo finale della macchina anche superiore, rispetto a quello di un normale acquisto.
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Infatti, in molti di questi casi il prezzo di ogni caffè è molto più elevato, delle volte risulta perfino il doppio, se paragonato a quello comprato con una macchina del caffè di proprietà.
In più spesso si deve assicurare al comodante un consumo minimo al mese. È vero che non c’è una spesa iniziale, ma il comodante può fare richiesta di una cauzione da versare quando si stipula il contratto che verrà rimborsata nel momento in cui terminerà il comodato d’uso.
Infine, si ha l’obbligo di comprare il caffè soltanto da quel venditore, anche se tale prodotto non dovesse più piacervi. Quindi per impedire di acquistare da altri, molte di queste macchine dispongono di una chiavetta che conta i caffè erogati, che si blocca quando raggiunge un certo numero di tazze.