Come fare il caffè ristretto: guida passo passo e procedimento

Per alcuni il caffè è una forma d’arte, per altri la prima motivazione che spinge ad alzarsi dal letto ogni mattina. In ogni caso, si tratta di una delle bevande più amate e bevute in tutto il mondo.

Sebbene il suo aspetto sia sempre lo stesso, scuro e dal profumo aromatico, le modalità per gustarlo sono numerose; in questo articolo ti spieghiamo come fare il caffè ristretto e quali sono le differenze con le altre tipologie.

Caffè ristretto, corto o lungo?

Varcando la soglia di un bar è piuttosto frequente sentir ordinare la gustosa bevanda in tanti modi differenti – macchiato freddo, corretto, decaffeinato, con bicchierino d’acqua a parte ecc. – ma l’espresso può essere presentato in tre principali modi: lungo, corto e ristretto.

Intorno a queste tre modalità aleggiano ancora molti dubbi e spesso risulta difficile riconoscerne le differenze. Ciò che comunque devi tener presente è che differiscono per modalità di preparazione e talvolta per la presenza di caffeina.

In particolare, il caffè lungo per definizione presenta la quantità più elevata di sostanza all’interno della tazzina, grazie al maggior apporto di acqua che rende il sapore meno aggressivo e con una quantità di aromi più elevata. La scelta ideale per chi desidera gustare la bevanda assaporando ogni sorso, molto apprezzata soprattutto fuori Italia.

Il caffè corto, invece, è la variante tipica nostrana, conosciuta con il nome di espresso, in quanto presenta una tazzina con circa 40-50 millilitri di bevanda, dal gusto decisamente più intenso. Contrariamente a quanto potresti pensare, la quantità di caffeina è la medesima rispetto al prodotto precedente.

Infine, abbiamo il caffè ristretto, spesso erroneamente confuso con quello corto, che tuttavia si differenzia per due aspetti fondamentali: in prima istanza presenta al massimo 15-20 millilitri di bevanda e, inoltre, contiene una minor quantità di caffeina.

Come fare il caffè ristretto

Considerate le differenze appena esposte, probabilmente ti starai chiedendo come sia possibile preparare un caffè ristretto, ottenendo una bevanda deliziosa e ricca di gusto.

Devi sapere che tutto dipende dalle tempistiche di estrazione; pertanto, se per il caffè corto sono previsti circa 25 secondi, 30 al più, nel caso del caffè ristretto si richiede meno tempo ed è per questa ragione che si è guadagnato l’appellativo di “caffè al volo”.

Usando una macchina automatica o semiautomatica la preparazione dovrebbe essere più semplice, in quanto spesso è essa stessa a presentare questa opzione fra le sue funzioni. Se ciò non dovesse essere presente, procedi come segue: avvia la funzione di espresso normale e blocca la fuoriuscita della bevanda entro 20 secondi.

Se utilizzi la moka, invece, ti basterà riempire con metà acqua il bollitore posto sotto il filtro: la prima parte di caffè che uscirà una volta raggiunta la temperatura di ebollizione dovrà essere versata nella tazzina. In entrambi i casi otterrai una bevanda corposa, dal gusto intenso e deciso, perfetto per chi generalmente preferisce apprezzarla pura e senza zucchero.

Ricorda che, a differenza di quanto ritengono in molti, il caffè ristretto presenta una concentrazione di caffeina più bassa, dovuta al minor tempo di estrazione.

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